È difficile orientarsi nella grande quantità di informazioni disponibili online grazie ai blog, scegliere quali blog sono più credibili ed affidabili, quali sono le fonti di informazioni ed opinioni più credibili. Per questo sono stati individuati diversi metodi per valutare la cosiddetta autorevolezza dei blog, dalla quale dovrebbe dipendere la capacità del blog di influenzare le opinioni dei lettori, e che a mio avviso sono di grande aiuto quando si vuol fare avvicinare le aziende alla blogosfera, chiedendogli di investire su di essa oppure almeno di “ascoltare” cos’ha da dire.

Ad esempio, Technorati definisce l’autorevolezza di un blog in base ai link che vi puntano, ma questo metodo viene criticato da più parti. In particolare Steve Rubbel afferma che il motivo principale per cui la valutazione dell’autorevolezza in base ai link è metodo sorpassato è che le persone possono pubblicare in molti spazi on line, i blogger sono attivi in più di un social network, che possono influenzare i loro lettori. Pertanto con la crescente diffusione degli altri strumenti 2.0, si stanno studiando metriche alternative per definire l’influenza di un blog.

Blogbabel, invece, usa una media ponderata dei valori ottenuti nelle query su vari motori di ricerca (Google.it, Yahoo.it, Google Blog), considera il numero di lettori attraverso Feedburner, il Pagerank, il numero di link attraverso i feed, il ranking su Technorati.

Di recente, David Brain, Presidente e CEO di Edelman Europa, ha presentato il Social Media Index, un nuovo indice per valutare l’influenza dei blog. Il Social Media Index individua sei sezioni di misurazione per ogni persona, attribuendo un voto pesato, capace di riflettere il grado d’influenza di quel media. Le sei sezioni sono:

  • Blog (peso 30%): analisi del rank su Google, i link in entrata, i sottoscrittori rss, il rank su Alexa, i contenuti, la frequenza di aggiornamento, il numero dei commenti
  • Multi-format (peso 20%): il numero di amici su Facebook
  • Mini-updates (peso 25%): il numero di amici, follower e aggiornamenti  su Twitter
  • Business Card (peso 7%): numero di contatti su Linkedin
  • Visual (peso 3%): numero di foto inserite su Flickr
  • Favourites (peso 15%) – analisi dei link su Digg e su del.cio.us

Il Social Media Index è solo un primo tentativo che potrà essere certamente migliorato (ad esempio includendo altre piattaforme di social media oppure “adattandolo” alla realta locale scegliendo le fonti più popolari nel paese specifico) ma va sicuramente nella direzione giusta, le future metriche (per la valutazione dell’influenza dei blog) non potranno prescindere dal considerare i social network.