Il 2017 è stato un anno più che proficuo dal punto di vista social e, nonostante alcuni alti e bassi (vedi lo scandalo Cambridge Analytica che ha investito Facebook a marzo), l’ascesa di nuovi trend sul versante dei social media prosegue con decisione anche in questo 2018, a dimostrazione del fatto che questi luoghi di interazione virtuale rappresentano un universo assolutamente vitale e totalizzante nella vita dei suoi utenti.
Per questa ragione è necessario che i social marketers focalizzino la propria attenzione su quegli “strumenti” che, in questo momento, sono i più apprezzati ed utilizzati dagli utenti, al fine di pianificare una strategia social che sia al tempo stesso mirata e misurabile.
Quali sono, quindi, i principali trend che le aziende dovrebbero monitorare ed adottare in questo momento?
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Video, video e ancora video! Da oramai alcuni anni il video-marketing è emerso con prepotenza, divenendo una delle strategie preferite da chi fa social advertising: basti pensare al fatto che nel 2017 il 69% dei contenuti online era rappresentato da video e che oltre il 64% degli online shoppers (coloro che acquistano frequentemente online) si è convinto ad acquistare un prodotto dopo averlo visto in un video. Nel 2018, quindi, una solida marketing strategy non potrà assolutamente esimersi dall’utilizzo di video per le proprie campagne social. Ma attenzione: non solo è necessario creare e condividere video che risultino appealing per gli utenti, è anche fondamentale monitorarne le performance nel periodo di post-pubblicazione, al fine di perfezionare la propria strategia di comunicazione.
Monitorare le performance dei video pubblicati è fondamentale e per farlo è necessario uno strumento adeguato, come Social Analytics ad esempio. -
Storie volatili. Le stories sono sbarcate su Instagram da poco meno di due anni ma sono senza dubbio lo strumento preferito di Instagrammer (e di molte aziende) che vedono in questi “contenuti effimeri” uno strumento di social media marketing perfetto per sponsorizzare i propri prodotti, o semplicemente per fare un tipo di comunicazione più “casual” e autentica. Ma vi siete mai domandati il motivo di tanto successo? Oltre al fatto che si tratta di formati video (e quindi normalmente preferiti dagli utenti), i contenuti volatili provocano nei fruitori la cosiddetta FOMO (Fear Of Missing Out) ovvero la paura di perdere la novità, il contenuto esclusivo, l’offerta, stimolandolo a rimanere continuamente connesso per non perdersi nulla.
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La customer care passa dal web. Si stima che ad oggi, nel mondo, ci siano oltre 300 mila chatbot aziendali attivi mensilmente su Messenger e che, ogni mese, vengano scambiati oltre 8 miliardi di messaggi tra persone e brand: una cifra 4 volte superiore a quella registrata nel 2017 nello stesso periodo. Risulta, quindi, logico che le aziende non possano più ignorare l’utilizzo di questi nuovi strumenti, i quali non permettono solo un risparmio di tempo, ma anche un risparmio economico non indifferente. Ma se i bot, in molti casi rappresentano uno strumento oramai consolidato nella social strategy di un brand, la ricerca vocale invece si facendo sempre più largo e, come mostrato dal recente rilascio di Google Duplex, il passo successivo per una customer care di successo è rappresentato proprio dagli assistenti vocali e digitali.
- Influencer e UGC. Nel 2017 i brand hanno speso oltre 1 milione di euro in influencer marketing sul solo canale Instagram. Nel 2018 si prevede un ulteriore e sempre maggiore crescita di questa tendenza. Proprio per questo motivo, l’approccio a questo genere di strategia, unito ad un piano editoriale social che preveda l’utilizzo di User Generated Content, ovvero contenuti generati direttamente dagli utenti, è estremamente importante per accrescere la brand awareness, ricevere feedback sui prodotti dai propri clienti e aumentare la fiducia che gli utenti provano nei confronti di un’azienda: d’altronde ci fidiamo più di un contenuto sincero prodotto da un utente come noi, piuttosto che del “messaggio costruito” condiviso da un marchio.
Un influencer marketing strategy che si rispetti necessita di un tool che ci guidi dalla scelta del giusto influencer per la nostra campagna, fino al monitoraggio della stessa. Social Influencer è lo strumento ideale. - Web Listening, o l’importanza di ascoltare la rete. Questo è sicuramente uno dei pilastri da tenere a mente nel momento in cui si pianifica una strategia social: è necessario conoscere l’opinione dei consumatori, sapere come parlano del mio brand e dei miei prodotti per potermi assicurare insights fondamentali che mi permettano di implementare le mie attività sia di comunicazione, che di produzione. Per questa ragione, in una social media strategy che si rispetti non possono mancare tool di ascolto della rete, come Social Listening.