Come sapete Blogmeter collabora con la trasmissione Virus di Rai 2 attraverso analisi delle conversazioni in rete sui fatti più caldi della settimana. Nella scorsa puntata si è approfondito il tema del fondamentalismo tornato prepotentemente di attualità dopo gli eventi di sangue di Parigi.
La strage nella redazione di Charlie Hebdo ha sconvolto le persone di ogni parte del globo e i social network sono stati la piattaforma ideale per esprimere il dolore. A livello mondiale si sono registrati più di 2 Milioni di tweet sul tema il primo giorno della tragedia, il 7 gennaio. Qualcosa come 4.000 tweet al minuto.
In Italia nello stesso periodo abbiamo contato oltre 103.000 tweet. Dal 7 al 12 questa cifra ha superato i 5 milioni nel mondo e i 300.000 in Italia.
Le emozioni prevalenti nei tweet lanciati dagli italiani sono la rabbia, la tristezza e la paura.
Ma la rete è anche il luogo dove trovare parole di sostegno agli autori degli atti terroristici. Nascono gli hashtag #JeSuisKouachi e #JeSuisCoulibaly. Il primo raccoglie circa 25.000 menzioni, il secondo 4.000.
C’è da dire che, dopo le prime ore nelle quali il messaggio si diffonde tra gruppi di sostenitori, poi aumentano i tweet che usano quegli hashtag per condannare il loro uso.
Anche in Italia c’è stato qualcuno che si è rallegrato per gli attentati. Grazie al nostro Social Listening, strumento di social intelligence a 360 gradi, siamo riusciti a rintracciare un tweet di questo tipo, ora introvabile perché cancellato.
Il messaggio è di @chahbi che si rivolge a @Ghurabaa24 (account ora cancellato da Twitter) dicendo «complimenti davvero siamo con te i fratelli #Kouachi erano degli eroi Pace all’anima loro #JeSuisKouachi». L’account @chahbi ha un link al profilo Facebook di Majid Chahbi, marocchino residente a Brescia, che si dichiara leader della Comunità Marocchina in Italia.