A due mesi dall’insediamento del governo Letta quali sono le performance dei profili social del nuovo Presidente del Consiglio?
Dalle analisi quotidiane effettuate grazie a Polismeter.it emerge che ai primi posti per numero di conversazioni rimangono ancora saldi Berlusconi, Grillo e Renzi e nonostante sia meno centrale sulla scena politica italiana, Pier Luigi Bersani rimane comunque più discusso dell’attuale Presidente del Consiglio.
Su Facebook Letta è presente dal 2008, e ha sempre utilizzato il social network principalmente come mezzo per rilanciare i link del sito. Solo dopo il suo incarico ha adottato un tono più informale, integrando i contenuti del sito con aggiornamenti relativi alle attività di Palazzo Chigi.
Analizzando la base di fan della pagina si vede che dal 1° maggio ne ha guadagnati oltre 3.200, circa 60 al giorno, un risultato apprezzabile in un periodo in cui alcuni profili hanno perso sostenitori. La pagina però arriva a malapena a superare i 22.000 fan, non moltissimi se si considera il ruolo istituzionale ricoperto da Letta, il fatto che la pagina è attiva da quasi 5 anni e la media di fan delle pagine dei politici italiani, che si aggira intorno ai 100.000 fan, con l’eccezione di quella di Beppe Grillo che supera il milione.
Se invece si considera il livello di engagement, la pagina riesce a generare 693 interazioni al giorno, per la maggior parte “like” e, in misura minore, commenti – non sempre positivi. Il suo post più virale, con 1.535 interazioni, risale al 19 maggio, giorno dell’annuncio del primo decreto, seguito dalla foto dei Ministri riuniti a Spineto.
Su Twitter invece Enrico Letta è presente da meno tempo (novembre 2011), ma il numero dei suoi follower si sta avvicinando ai 150.000, ponendolo all’ottavo posto tra i politici italiani. Ha però il record di nuovi follower: sono stati circa 60.000 dal 1 maggio, con un ritmo medio di 880 al giorno.
In termini di citazioni ricevute si piazza al secondo posto dopo Beppe Grillo: ne conta in media 1.117 al giorno, con picchi dovuti alla partecipazione a trasmissioni televisive, come Che tempo che fa. Anche se queste spesso sono critiche verso l’operato del governo, paga l’attitudine del Presidente del Consiglio ad anticipare le azioni di governo. Il tweet più virale, con 1.131 interazioni, è stato quello del 3 luglio sulla decisione della Commissione europea di consentire all’Italia una maggiore flessibilità di bilancio.
La “pecca” più grande, che però si riscontra in molti protagonisti della politica, è la scarsa propensione al dialogo e alla citazione di altri account.
Insomma per ora è la fotografia di un premier un po’ troppo freddo, che non sfrutta ancora a pieno le potenzialità di coinvolgimento delle piattaforme sociali.