Fà molto discutere la decisione di Facebook di rendere pubblici i profili dei propri utenti.
Questa decisione, che è chiaramente rivolta a far aumentare l’esposizione di Facebook all’esterno e quindi naturalmente anche il suo traffico, oltre a porre interrogativi sul versante della tutela della privacy (tema che va per la maggiore, sopratutto quando si parla di Google), ci spinge a ragionare su cosa faranno Facebook e tutti gli altri social network “da grandi”?
Naturalmente una delle risposte più ovvie è che decidano di sfuttare commercialmente quello che in fondo è il loro più grande asset: la conoscenza dei profili, socio-demografici e comportamentali (gusti e preferenze su moltissime tematiche), dei propri utenti diventando di fatto delle pagine bianche 2.0
Spingendoci oltre, possiamo immaginare che in futuro una qualsiasi azienda (e non solo) potrà conoscere vita morte e miracoli (online) di ciascuno di noi utilizzando semplicemente uno dei nuovi motori di ricerca di persone, come spock per esempio, che aggregano tutte le informazioni presenti online su di un individuo e poi permettono a chiunque di andarle a ricercare…sicuramente un bel risparmio in ricerche di mercato non c’è che dire!