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Buy Tourism Online, l’evento di riferimento per gli attori del turismo in Italia, quest’anno ha chiesto a Blogmeter di presentare una ricerca sulle
performance degli account turistici delle regioni sui social media, aggiornando l’analisi svolta per prima volta nel 2012.
Grazie al tool
Social Analytics sono state analizzate le attività sui loro presidi ufficiali
Facebook, Twitter, Instagram nel periodo dal 1 agosto al 31 ottobre di quest’anno. La prima evidenza che salta all’occhio è che rispetto al 2012 quasi tutti hanno abbracciato Facebook (95%) e Twitter (90%), ma ancora solo il 67% sta sfruttando il potenziale di Instagram.
Dei circa 28 mila contenuti prodotti il 66% è stato pubblicato su Twitter, il 31% su Facebook e solo il 3% su Instagram. Ma le interazioni stimolate da tali contenuti, oltre 2,8 milioni, solo per il 5% sono avvenute sul primo network, mentre l’84% è derivato da Facebook e un buon 11% da Instagram.

Facebook

Collocando le pagine Facebook a seconda del numero di Total Fan e del Total Engagement (cioè il totale delle interazioni generate dagli utenti sulla pagina) si ottiene una mappa di posizionamento che evidenzia i top player e quegli attori che stanno ancora sviluppando la propria presenza sul social network più popoloso.

Tra i leader Visit Tuscany è la pagina che è riuscita a raccogliere la community più ampia e a coinvolgerla adeguatamente (circa 350.000 fan che hanno generato oltre 500.000 interazioni). In termini di fan, seguono Visit Sicily e Alto Adige da vivere, mentre per engagement Visit Veneto (284.000) e Visit Trentino (273.000). La media delle interazioni per post è di 460 tra like, commenti, condivisioni, ma il Veneto riesce a stimolare ben 2.300 interazioni medie per post e la Toscana 1.600.

Anche se le foto sono la forma più usata di contenuto, il post che ha avuto più successo è un video di Friuli Venezia Giulia Turismo che ha ottenuto oltre 18.500 interazioni.

Twitter

Sul network dei 140 caratteri i leader in termini di
follower acquisiti sono
Marche (oltre 73.500),
Emilia Romagna (39.000) e
Puglia (21.000). Per capacità di coinvolgimento svettano
Visit Lazio (27.100 tra like, retweet, mention), le
Marche (20.300 interazioni) e l’Emilia Romagna (12.700).
Qui la media delle
interazioni per post è molto bassa: 9 interazioni per tweet pubblicato. Sicuramente influisce negativamente la mole di contenuti postati (qualcosa come 300 al mese), ma anche una generale difficoltà di interessare gli utenti di Twitter. Si pensi che i tweet più virali, di Visit Lazio e
Viaggiare in Puglia, collezionano rispettivamente 167 e 144 interazioni.
Interessante notare che
gli hashtag più usati dalle regioni sono i nomi delle stesse, mentre gli utenti, quando citano gli account turistici, preferiscono citare le singole iniziative, evidentemente considerate più coinvolgenti. Tra le più citate
#Lazioisme e
#DestinazioneMarche.

Instagram

Visit Tuscany primeggia anche sulla community delle immagini.  È riuscita ad acquisire oltre 18.200 follower, distanziando Visit Veneto, We Are in Puglia e Marche Tourism prossimi al traguardo dei 10.000, e a generare oltre 106.300 interazioni (somma di like e reply).

Seguono Visit Veneto (50.600 interazioni), Marche Tourism (30.000),
Turismo in Liguria (25.300) e
Visit South Tyrol (24.900). Più alta di Twitter la media delle
interazioni per singolo post: 278. I contenuti più apprezzati sono le foto della Toscana che arrivano a totalizzare oltre 1.500 interazioni.
Il
social caring è ancora un’occasione poco sfruttata. Su Facebook la media delle risposte date alle domande in bacheca è di 47 con un tempo di risposta medio di 34 ore e 27 minuti. I più veloci sono il
Trentino (17 ore) e l’
Alto Adige (21 ore). Su Twitter le risposte date alle menzioni pubbliche è di 37 mentre i tempi di risposta medi scendono a 12 ore e 40 minuti. I più veloci sono il
Lazio (1 ora e 10 minuti) e la
Sicilia (1 ora e 48 minuti).

Di seguito, la ricerca completa presentata al BTO 2015: