In questo post Hugh MacLeod afferma che i social object sono il futuro del marketing. Un social object viene definito la ragione per cui due persone parlano tra loro piuttosto che con qualcun altro. Gli esseri umani sono animali sociali, a cui piace socializzare, senza una ragione particolare alla base di questo comportamento. La ragione per cui 2 o più persone hanno deciso di comunicare tra loro, il nodo nel social network, è proprio un social object. (Qui si possono leggere vari esempi di Social Object. Anche Antonio Tombolini e Federico Fasce parlano dei social object, presentando diversi esempi)

Nell’ambito della pubblicità sui mezzi di comunicazione di massa tradizionali : lo spot è un social object in quanto innesca il word-of-mouth tra le persone, pertanto non è lo spot in sé a far aumentare principalmente le vendite, ma le discussioni che ne scaturiscono tra le persone.

Qualunque cosa (un film, un libro, l’arredamento) può essere capace di innescare una discussione con un amico. La socializzazione avviene intorno agli oggetti, alle cose, molte di esse intorno a cui discutere vengono individuate casualmente, perciò, afferma Hugh MacLeod una parte del marketing sarà casuale.

Se gli spot televisivi non sono capaci di diventare argomento di discussione, le persone li ignorano. Un prodotto diventa argomento di discussione se ha qualcosa per cui le persone ritengono che ne valga la pena parlarne, se permette di relazionarsi con altre persone. Pertanto nel futuro i responsabili di marketing dovranno  cercare più che mai di enfatizzare le caratteristiche dei prodotti in modo da renderli interessanti argomenti di conversazione.