MAMME E INFLUENZA SUINA: INTERNET E LA BLOGOSFERA PIU’ AFFIDABILI DI TV E TELEGIORNALI, NONCHE’ DELLE ORGANIZZAZIONI SANITARIE NAZIONALI
Milano XX novembre 2009 – Blogmeter, piattaforma di analisi e monitoraggio online e Weber Shandwick Digital Communications, la divisione dedicata alla comunicazione digitale della multinazionale di relazioni pubbliche, hanno analizzato la percezione sul web delle mamme rispetto al tema “influenza suina e relativa vaccinazione”. Questo studio si inserisce nell’ambito del progetto WebStorm: un osservatorio privilegiato di analisi degli argomenti più “hot” e dibattuti in rete, ideato e realizzato da Weber Shandwick Digital Communications e da Blogmeter.
L’analisi del tema “influenza suina e relativa vaccinazione” si basa sulle conversazioni avvenute nel periodo compreso tra il primo di aprile 2009 e l’11 novembre 2009, in varie fonti del web 2.0 italiano dedicate alle mamme (55 forum e 47 blog specifici). All’interno di un campione di oltre due milioni di messaggi, con un picco di buzz da metà settembre 2009 in poi, le mamme esprimono le loro opinioni sull’influenza H1N1 e sull’opportunità di vaccinarsi e di vaccinare i loro figli.
Emerge che l’incoerenza -a volte l’aperto contrasto- tra le informazioni diffuse da organi di informazione e apparato massmediatico da un lato, esperti e istituzioni nazionali e transnazionali dall’altro (medici, governi, organizzazioni della sanità), generano un senso di smarrimento che può sfociare nel panico, anche se altre evidenze mostrano come la nuova influenza sia strettamente correlata all’influenza stagionale. Sembra quindi che la somiglianza con le normali influenze di stagione abbia per il momento limitato l’allarmismo delle mamme.
Di fronte all’emergenza dell’influenza suina, le mamme italiane mostrano di fidarsi soprattutto delle fonti presso le quali possono informarsi direttamente, come il medico di famiglia, il pediatra e il ginecologo, ma anche di forum e community, indagini condotte autonomamente ed esperienze note di altre persone comuni. Le fonti istituzionali, al contrario, vengono ascoltate con un misto di scetticismo, perplessità e accuse di terrorismo psicologico e d’interesse economico.
Destano perplessità le scarse informazioni circa i test effettuati su vaccino ed eventuali effetti collaterali. Rispetto al tema “vaccinazione del bambino”, l’orientamento dominante delle mamme italiane pende in maniera schiacciante verso il NO. Si tratta ancora una volta di un indice piuttosto evidente della fiducia nelle fonti dirette a discapito di quelle istituzionali.