Google domina il mercato delle ricerche web, il suo dominio non accenna a diminuire (anzi aumenta, negli Stati Uniti controlla il 64% delle ricerche e il 73% dei budget delle aziende che acquistano pubblicità sui motori di ricerca) e qualcuno inizia a preoccuparsi (vedi la cover story dell’Economist di un paio di settimane fa). Il problema è che… la qualità della ricerca di google non è facile da battere! Ci stanno provando in molti, ma al momento siamo ancora alla fase della sperimentazione di diverse strategie di attacco (a Google).

La prima strategia, tornata di moda dopo qualche anno di eclisse, è aumentare l’intelligenza del motore attraverso tecnologie di NLP (o tecnologie semantiche, come alcuni dicono). Seguono questa strategia powerset e hakia, per esempio. Il primo non ha ancora pubblicato nemmeno una beta a inviti, il secondo è live già da un po’, ma mentre google mediamente è stato visitato negli ultimi 3 mesi da 1 utente internet su 4, hakia ha una percentuale di molto inferiore allo 0,1% (dati estratti da Alexa).

La seconda strategia è “migliorare” la rappresentazione dei risultati. Al posto della pagina scarna e lineare di google, ask.com propone una pagina “tri-dimensionale” in cui la colonna centrale contiene i risultati, le due laterali arricchiscono quanto trovato con informazioni aggiuntive e ricerche correlate. Searchcrystal ha scelto una serie di visualizzazioni molto sofisticate ed innovative (al punto da essere talvolta incomprensibili…)

La terza strategia è fare come google, ma farlo meglio: fornire una ricerca semplice su un indice migliore. Il modo per migliorare l’indice è di ridarne il controllo ai fornitori di contenuti. Mentre gli spider di google visitano i siti secondo le loro logiche, l’idea di Wikia (che ha recentemente acquisito Grub) è di creare meccanismi di spidering condivisi e cooperativi, in maniera tale da costruire indici più freschi e vicini alle intenzioni dei creatori delle pagine indicizzate piuttosto che ai proprietari degli algoritmi.

La quarta strategia è smettere di combattere google sul suo terreno (la ricerca generalista) per spostare la battaglia sul terreno delle ricerche specializzate (verticali si dice di solito). Per esempio GlobalSpec, un motore di ricerca dedicato all’ingegneria, o Healthline, dedicato alla medicina oppure Spock, che si focalizza sulla ricerche di persone.

Quale strategia ha più probabilità di successo? Forse nessuna, anche se sembra che l’unica a cui in questo momento Google dedichi un pensiero sia la quarta. Google, d’altra parte, ha sempre avuto alcune applicazioni di ricerca verticali (università, siti istituzionali, linux) e i rumors ricorrenti del motore di ricerca verticale sulla sanità sembrano confermare che questo approccio è vincente.