Per tutti coloro che, come me, hanno una vera e propria passione per la tecnologia, fà sempre piacere incontrare aziende che operano in quella che mi piace definire “la frontiera dell’innovazione” italiana…anzi globale.
Stamattina abbiamo avuto l’opportunità di incontrare il responsabile tecnologico di Kallideas, un’azienda ITALIANA, e sottolineo ITALIANA, attiva in un settore molto innovativo, come gli humanlike agents, assistenti virtuali, dall’aspetto “umano” che hanno come scopo quello di aiutare il cliente a trovare la risposta più adatta alle sue esigenze.
Quest’azienda, si sta mettendo in luce a livello internazionale per l’innovatività delle proprie soluzioni, che hanno la capacità di rendere più amichevole ed efficace l’interazione fra utenti e sistemi automatici, formulando risposte con l’intelligenza e l’emotività che caratterizzano le interazioni umane, permettendo cosi alle aziende che li adottano di garantire una User Experience molto più soddisfacente in contesti di customer relationship management.
Ho molto apprezzato l’apertura mentale del nostro interlocutore, persona poliedrica che ha maturato esperienza molto diverse, che ci ha illustrato con chiarezza la vision dell’azienda e l’architettura del framework di humanlike interaction allo scopo di stimolare un confronto costruttivo ed identificare, perchè no, delle opportunità di collaborazione con la finalità ultima di migliorare continuamente la propria offerta tecnologica…
Allora io dico: ce ne fossero di persone e aziende cosi trasparenti…credo che ne beneficerebbe moltissimo il “sistema tecnologico italiano“….
Putroppo lo scenario tipico qui da noi non è assolutamente “aperto”…nessuno pensa a fare “sistema”…e l’unico (lodevolissimo) tentativo di fare gruppo…quello dei BAR CAMP, in realtà coinvolge prevalentemente “persone singole” o piccoli imprenditori…ma di aziende medio-grandi neanche a parlarne…
Insomma, dobbiamo fare network, smettere di azzannarci per le briciole sul mercato italiano, che invece ha bisogno di aziende in grado di fare formazione ed evangelizzazione sull’importanza dell’innovazione per la crescita di questo paese ed iniziare a THINK GLOBAL per competere globalmente e, perchè no, provare a rosicchiare, una volta tanto, un pò i market share negli Stati Uniti come stanno facendo in Kallideas…altrimenti il rischio che corriamo è quello di diventare un paese museo 🙂