Jeremiah Owyang in questo post ha raccolto alcuni grafici del buzz online relativo ai candidati alla presidenza degli Stati Uniti (Obama, Clinton e McCain) subito dopo il discorso di Obama. Usando degli strumenti free per l’analisi del buzz sui social media, Owyang ha registrato i volumi di discussione su Twitter, le keyword sui blog e il traffico sui siti dei candidati.
In particolare l’autore ha usato Twist per registrare l’andamento delle keyword Obama, Clinton e McCain negli ultimi sette giorni prima del discorso conclusivo di Obama. Il picco della keyword di Obama si spiega facilmente con la concomitanza dell’evento. Anche usando Twitvolume, Owyang ha rilevato l’assoluta prevalenza di Obama (258.000 citazioni) contro le 29.700 di Hillary Clinton e delle 905 di McCain.
L’ultima analisi effettuata sui dati di twitter è stata la costruzione della tag cloud intorno alle tre solite key word (Obama, Clinton e McCain) con Twitter Spectrum. Tuttavia il risultato ottenuto secondo Owyang permette di confrontare le keyword associate a vari candidati, man non va oltre l’associazione di idee in quanto il contesto, determinante per esprimere qualunque giudizio, non può essere recuperato.
Per quanto riguarda l’andamento delle keyword relative ai tre candidati sui blog negli ultimi trenta giorni, usando Icerocket si è rilevato che, anche in questo caso, la frequenza più alta l’hanno ottenuta le keyword relative ad Obama.
Per misurare il traffico sui siti dei candidati, infine, l’autore ha usato sia il sito di Alexa che quello di Compete ed entrambi hanno mostrato che il sito ad ottenere il traffico maggiore era quello di Obama.
Insomma, come conclude Jeremiah mettendo un pò le mani avanti, è chiaro che l’evidente trend positivo del buzz online nei confronti di Obama non ci da la sicurezza sull’esito della campagna presidenziale, ma a nostro avviso è certamente un chiaro segnale di chi ha lavorato meglio o comunque puntato di più su internet e sui social media.