TNS ha realizzato un sondaggio online per l’organizzazione per la tutela della privacy dei consumatori TRUSTe, a proposito del behavioral tracking. Al sondaggio hanno partecipato 1.015 adulti statunitensi, che fanno parte del panel di consumatori online di TNS. I dati sono stati sono stati ponderati in modo da riflettere le caratteristiche (età, luogo di residenza, reddito ecc) dell’intera popolazione USA. Lo studio, in particolare, si proponeva di indagare la conoscenza, l’atteggiamento e le preoccupazioni degli utenti a proposito del behavioral targeting e delle sue implicazioni sulla privacy.
I risultati indicano un alto livello di consapevolezza, ma anche di preoccupazione degli utenti per il fatto che le attività online siano tracciate per il targeting pubblicitario:
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Solo il 40% degli intervistati conosce bene il termine “behavioral targeting”;
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il 71% è consapevole che le informazioni sulle pagine visitate sono raccolte da soggetti terzi per fini pubblicitari;
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il 57 % non si dichiara contento del fatto che si usino di dati della propria cronologia di navigazione per mostrare pubblicità interessante, anche quando le informazioni sono trattate in modo anonimo e non contengono “dati personali”;
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La stragrande maggioranza degli intervistati (91 %) esprime la volontà che si incrementi la privacy online, mostrando il bisogno di maggiore trasparenza e possibilità di scelta quando i siti vogliono realizzare il behavioral targeting;
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Il 64 % sceglie di vedere la pubblicità online solo dei negozi e delle marche che conosce e di cui si fida;
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Il 42 % di consumatori invece preferirebbe che i pubblicitari non tracciassero la loro navigazione sul web, anche se questo comporta dover ricevere pubblicità a cui non sono interessati.
Questo studio ha mostrato che esistono due esigenze contrastanti da una parte la volontà di ricevere pubblicità più rilevanti e dall’altra la volontà che la loro navigazione non sia registrata. Fran Maier, direttore esecutivo di TRUSTe, afferma che, per continuare ad usare il behavioral targeting come strumento per mostrare agli utenti pubblicità più rilevante, sarà necessario che le aziende siano molto trasparenti ed offrano un reale valore aggiunto agli utenti.