Il 7 dicembre il Censis ha presentato il 41° rapporto sullo stato sociale dell’Italia, con le varie sezioni in cui si descrive dettagliatamente la situazione italiana per quanto riguarda la formazione, i mezzi di comunicazione, il lavoro, il welfare, l’innovazione economica ecc.
Il rapporto di quest’anno ha fatto molto parlare di sé per i toni molto forti dei comunicati stampa di presentazione delle varie sezioni, in cui si definisce “poltiglia“ l’attuale stato sociale italiano. In generale lo studio conferma una visione positiva per la società italiana grazie solo alle tante minoranze attive dei vari settori della scienza, dell’economia e della società. La stragrande maggioranza della società (la poltiglia di massa), invece, resta indifferente agli obiettivi futuri, impermeabile all’innovazione e concentrata solo su emozioni ed esperienze.
Per quanto riguarda i mezzi di comunicazione la sezione del rapporto Censis ad essi dedicata mostra che “la rivoluzione digitale continua”: sebbene i mezzi di comunicazione tradizionali la televisione con il 92.1% di penetrazione tra la popolazione italiana, la radio con il 77,7% e i quotidiani con il 60% occupino ancora i primi posti, quest’anno gli utenti di internet sono stati il 45,3% della popolazione (pochissimo…ma certo la scarsa diffuione della banda larga in Italia non ci aiuta) ma questa percentuale sale al 68,3% se si considerano soltanto i giovani.
L’uso di internet permette la fruizione anche degli altri mezzi di comunicazione, infatti, il 7,6% della popolazione attiva ascolta la radio via web e il 21,1% della popolazione legge le versioni online dei quotidiani. E’ cresciuta anche l’abitudine alla lettura raggiungendo nel 2007 il 59,4% della popolazione. Infine i cellulari sono il mezzo di comunicazione che si avvicina di più al primato della televisione con l’86,4% di penetrazione su tutta la popolazione, mentre la sua diffusione tra i giovani raggiunge ben il 92,6%.