Un’estate anomala quella che abbiamo vissuto quest’anno perché accesa dalla sentenza della Cassazione sul processo Mediaset e proseguita sui toni aspri della contesa politica. Uno sguardo ai dati delle conversazioni pubbliche mostra chiaramente la propensione a discutere animatamente della condanna del leader del centro destra, ma anche dei riflessi interessanti sulle sue conseguenze.

 

Nel periodo che va dal 30 luglio al  31 agosto i nostri strumenti di listening e di analytics hanno rilevato oltre 1.231.000 citazioni del nome Berlusconi nel web italiano, il triplo dei volumi del mese precedente.

Per avere un’idea della polarizzazione del dibattito basti pensare che il solo hashtag Berlusconi è stato citato oltre 135.000 volte, mentre #IMU poco più di 5.000.

Su questo social network, non presidiato dal leader, il post più virale – con 728 interazioni – l’ha messo a segno Beppe Grillo il 1° agosto proprio a commento della vicenda Mediaset “Chi piangerà Berlusconi? I Violante, i D’Alema, le Finocchiaro, i Bersani, i Veltroni, i Fassino che lo hanno amato e cui devono la loro fortuna”. 

 

A seguire, lo stesso giorno, è Cécile Kyenge ad ottener un notevole consenso – con 672 interazioni – con la sua presa di posizione dopo le riprovevoli manifestazioni leghiste “Non parteciperò più alla festa della Lega Nord a Milano Marittima: il mio appello a Roberto Maroni è caduto nel vuoto http://bit.ly/1aZ0hHU

Qualche giorno dopo, l’8 agosto, Enrico Letta  catalizza l’attenzione con un annuncio che riceve 626 interazioni “Stamani consiglio dei ministri approva il decreto che contiene le nuove norme di contrasto al #femminicidio. L’avevamo promesso.Lo facciamo”.

 

Interessante registrare che, nel periodo considerato, oltre alla continua crescita di Grillo che ha guadagnato 19.683 follower, hanno fatto un balzo in avanti Renzi con 19.425 seguaci in più e Letta con 16.793. Tutti e tre premiati anche in termini di engagement ossia di capacità di generare interesse (retweet e risposte).

Ma per avere un’idea più precisa degli umori del “paese reale” bisogna dare uno sguardo al social network più popoloso d’Italia e del mondo. Facebook, con i suoi 24 milioni di italiani connessi al mese,  ha premiato soprattutto Silvio Berlusconi sia in termini di fan che di coinvolgimento degli stessi. La pagina ufficiale del Cavaliere ha incrementato il suo bacino di consenso con ben 17.534 nuovi fan, in media 531 al giorno. Inoltre per ogni post scritto si sono avuti, mediamente, 3.529 interazioni (like, commenti, condivisioni).

I picchi si sono registrati soprattutto dopo i due post a commento della sentenza di condanna, che sono risultati essere anche i più virali del periodo. Il primo, la trascrizione del video messaggio, ottiene ben 46.075 interazioni (soprattutto like e condivisioni), il secondo, che riporta il video integrale, ne raccoglie altre  23.726.  

Poi il 19 agosto lo status update “Io resisto!Non mollo” fa balzare ulteriormente in alto il numero dei nuovi fan.

E’ evidente, insomma, come le vicende giudiziarie del fondatore del PDL e le posizioni più battagliere dello stesso spingano i suoi sostenitori ad uscire allo scoperto e a rendere visibile il proprio sostegno con like e condivisioni. Vedremo se altri, nel campo avverso, sceglieranno la strada dell’intransigenza per aumentare i propri consensi o una linea diversa, magari egualmente efficace.