Il 30 aprile da piazza Gae Aulenti a Milano, con la serata “EXPO MILANO 2015 – CONTO ALLA ROVESCIA”, è partito il count down per Expo 2015, l’esposizione universale dedicata al tema dell’alimentazione, come indicato dal claim “Nutrire il pianeta – Energia per la vita”.

L’argomento, analizzato da Blogmeter per Mark-Up,  è molto sentito sui social media italiani: dal 1 aprile al 20 giugno sono stati pubblicati oltre 214K messaggi relativi a Expo 2015, pari a 2,6K messaggi al giorno in media. Più dell’80% dei post è stato pubblicato sui social network, in particolare su Twitter e su Facebook, ma anche su Google+, FriendFeed e Youtube. Quasi il 12% dei messaggi invece compare su siti di news (post originali e commenti), in particolare su ilfattoquotidiano.it, che con circa 11K messaggi è la fonte dedicata alle news più partecipata.

La politica è protagonista

Il picco più alto di messaggi si rileva nella settimana tra il 12 e il 18 maggio, con oltre 54,1K messaggi, in occasione delle dichiarazioni del Presidente del Consiglio Matteo Renzi sul proseguire i lavori di Expo nonostante gli arresti di alcuni protagonisti, per non mettere a rischio i posti di lavoro. Sono suoi infatti il primo e il terzo tweet più condivisi in assoluto: quello legato alla continuazione dei lavori ha guadagnato circa 900 RT, mentre quello dedicato al terzo settore e alle scuole ne ha ottenuti più di 300.

Le conversazioni più discusse avvengono invece sul sito ilfattoquotidiano.it, i cui lettori sono sempre molto attivi nel commentare le notizie. In particolare l’articolo dell’8 maggio dedicato a “la cupola bipartisan degli appalti” ha raccolto 2,4K commenti, prevalentemente molto critici nei confronti della politica e dell’organizzazione dell’Expo.

I padiglioni: il moderato ottimismo dei milanesi

Sui forum gli utenti sono più concentrati sui progressi nella costruzione dei diversi padiglioni, anche seguendo i lavori attraverso le immagini fornite dalla webcam Expomondo. Su Skyscrapercity.com si discute infatti dell’inizio della costruzione dei padiglioni della Germania e dell’Austria, e del progetto del padiglione Italia pensato come una “ foresta dinamica in cemento «mangia-smog»”. Nonostante alcune perplessità sui tempi stretti, si rilevano commenti ottimisti, che, anche dopo perlustrazioni effettuate di persona, apprezzano l’estetica di quanto costruito finora e ritengono che si farà comunque meglio delle Olimpiadi di Sochi e dei mondiali in Brasile.

Nutrire il pianeta – Energia per la vita: piccoli produttori critici, opportunità sul fronte digitale

Al di là delle conversazioni legate alla politica e alla prosecuzione dei lavori, il tema dominante di Expo 2015, ovvero “Nutrire il pianeta – Energia per la vita”, è al centro di un dibattito più contenuto in termini quantitativi, ma molto vivace.
I grandi eventi dedicati al cibo e all’alimentazione non perdono l’occasione di pensarsi in ottica Expo 2015, ritenuta una grande opportunità per mostrare le eccellenze italiane al mondo.
Vinitaly (il salone internazionale del vino e dei distillati), lavorerà in collaborazione con il Mipaaf, Padiglione Italia ed Expo S.p.a. alla realizzazione del padiglione dedicato al vino italiano e CIBUS ( il Salone Internazionale dell’alimentazione) insieme a Fiere di Parma organizzerà il padiglione di Federalimentare4Expo pensato per valorizzazione dell’immagine dell’industria alimentare all’Expo, mentre Taste of Milan si è focalizzato quest’anno sui temi legati a Expo 2015, ovvero nutrizione, alimentazione corretta e sostenibilità.

Slow Food partecipa con riserva

In occasione della presentazione del Salone del Gusto e Terra Madre, evento da sempre orientato alla promozione della biodiversità, il patron di Slow Food Carlo Petrini si pone in maniera critica nei confronti di Expo 2015, troppo orientata alla politica, ma conferma la partecipazione di Slow Food con l’intenzione di “dare un’anima” all’evento e continuare a lavorare per garantire il diritto del cibo per tutti.

La Rete NoExpo

Altre critiche giungono, e si diffondono sui social network, dalla Rete NoExpo, in cui si sono organizzati i piccoli produttori agricoli, che accusano la manifestazione di soffocare l’operato di chi invece ha a cuore la conservazione dei semi e della biodiversità e si scagliano contro Slow Food, che partecipando a una fiera a cui parteciperà anche la Monsanto, multinazionale degli OGM, ne legittima l’operato. Parole dure anche per Eataly, che, promuovendo un “biologico d’élite”, in sostanza nega il diritto alla sovranità alimentare e la libertà di coltivare la terra in maniera autonoma rimanendo all’esterno delle certificazioni di controllo europee.

Le associazioni del biologico e la task force contro gli OGM

Rimanendo in tema di biologico e di OGM, sono diffuse da un lato la notizia legata alla mobilitazione delle associazioni del biologico per richiedere al Ministro Martina una semplificazione della burocrazia e una maggior inclusione nell’attività di legiferazione e dall’altro la mobilitazione della Task Force per un’Italia libera da OGM (di cui fan parte organizzazioni quali AIAB, Fai, Wwf, Greenpeace, Legambiente e Slow Food) per sensibilizzare sui rischi della coltivazione di organismi OGM in un momento in cui il TAR del Lazio avrebbe dovuto esprimersi in merito alla possibilità di coltivare mais OGM in Italia (la sentenza ha poi confermato il divieto).

La lotta allo spreco alimentare

Un altro tema molto discusso è la lotta allo spreco alimentare, già alla base dell’idea dei Last Minute Market e ora sostenuta dall’Unione Europea con l’istituzione dell’Anno europeo contro lo spreco alimentare, e dalla promozione del Protocollo di Milano, che ha tra i suoi obiettivi la lotta agli sprechi alimentari e la promozione dell’agricoltura sostenibile e di stili di vita sani.

Le opportunità

Tra le opportunità che stanno emergendo dall’esposizione universale, da un lato si segnala l’istituzione presso l’Università Statale di Milano, della Scuola Superiore per la sicurezza alimentare: un’iniziativa dei Ministeri dell’Istruzione e della Sanità, aperta anche a laureati stranieri e che, servirà a far conoscere a livello internazionale la qualità delle procedure italiane di controllo nella sicurezza alimentare. Dall’altro lato il settore digitale non rimane a guardare e stanno proliferando le start-up nel settore Food, come ad esempio Cortilia, Orto e Gusto, Tramezzino.it (che si focalizzano sulla consegna a domicilio di cibi buoni e sani) o New Gusto e Gnammo, che invece puntano a fare incontrare le persone per condividere un pasto e fare networking, magari anche all’estero, per conoscere meglio le tradizione culinarie dei paesi ospitanti.