Circola questa storiella, forse vera, forse apocrifa, sicuramente esemplificativa di un tipo di ambiguità linguistica abbastanza difficile da risolvere (per un programma di computer).
Un’insegnante delle superiori legge il tema di un suo allievo. L’argomento è la vita di Manzoni. Dopo avere raccontato questo e quell’altro il ragazzo conclude affermando che
“Alessandro Manzoni morì in un armadio.”
La proferessa non riesce a capacitarsi e chiede spiegazioni. Il ragazzo insiste: l’ho letto sul libro, lo giuro. La professoressa controlla. Il libro in effetti riporta:
“Alessandro Manzoni morì ritornando alla sua credenza giansenista”
La rete semantica mentale del ragazzo, evidentemente, ha fatto quello che ogni buona rete semantica può fare, ovvero generalizzare le relazioni di sinonimia (o quasi-sinonimia). Le credenze sono in effetti anche armadi (per cosi’ dire), e quindi …. Certo, il risultato ottenuto non è quello sperato.