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Oggi i brand si trovano immersi in uno scenario molto competitivo, una vera e propria arena dove sfidarsi a colpi di nuovi prodotti e strategie innovative e creative.

Le conversazioni social si rivelano una fonte ricchissima di informazioni espresse spontaneamente dagli utenti su brand e prodotti: ecco quindi che applicare una metodologia di analisi volta a scandagliare ogni aspetto del brand e della sua comunicazione ci permette di trasformare queste conversazioni in actionable insights.

Perché è cruciale un’analisi della Market Arena?

 

Questo metodo di rilevazione data-driven ha degli indubbi vantaggi rispetto alla semplice lettura dei commenti sui social, vantaggi che forniscono solide basi per le strategie dei brand.

Una visione del brand monadica, che non tiene in considerazione il panorama competitivo, è altamente rischiosa e porta alla perdita dell’attenzione degli utenti e quindi delle vendite. Il rischio reale in questo caso consiste nel perdere informazioni importanti rispetto all’ecosistema competitivo in cui l’azienda è immersa.

L’analisi della Market Arena permette di:

  • Identificare le caratteristiche, i punti di forza e di debolezza, i valori associati a ciascun brand per comprendere le linee guida che sottostanno alle strategie comunicative;
  • Individuare il peso delle conversazioni sui (e dei) brand in analisi rispetto alle discussioni spontanee degli utenti, identificando i luoghi e gli attori della conversazione;
  • Capire come i consumatori parlano del brand e se il linguaggio del brand coincide con quello dei consumatori;
  • Individuare le aree di posizionamento ancora scoperte o più promettenti

Il ricercatore grazie a queste informazioni può creare una mappa di posizionamento che i marketer possono utilizzare come timone a supporto dell’ideazione di strategie di comunicazione e marketing.

Un caso di studio dal Settore Food:

 

Tramite l’applicazione della metodologia di analisi di Market Arena ad un recente studio su alcuni brand del settore food è stato possibile aiutare il brand committente a:

  • Individuare i volumi di conversazioni e l’engagement generato dai (e sui) brand oltre che prodotti del brand e dei competitor più citati e gli attributi valoriali associati.

In questo caso, il secondo brand è discusso quasi esclusivamente in relazione a vegetali e verdure surgelate, mentre il primo e il quarto principalmente per i secondi piatti. Da ciò si può evincere che il secondo brand è leader per quanto riguarda le verdure surgelate e gli altri brand potrebbero fare fatica a entrare in quella categoria di prodotti.

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  • Capire quanto le conversazioni sono stimolate dal brand e quanto dagli utenti (siano essi consumatori oppure influencer).

In questi grafici, infatti, si vede che il brand Colore Rosso stimola molte discussioni sulle proprie properties social, mentre se osserviamo la pie relativa alle discussioni spontanee degli utenti si posiziona quartultimo, con solo il 5,3% di conversazioni: diventa quindi necessario per questo brand stimolare il passaparola spontaneo degli utenti.

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  • Analizzare le conversazioni, oltre che quantitativamente, anche qualitativamente per poter identificare i punti di forza e di debolezza di ciascun brand, in base a specifici topic di interesse.
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  • Permettere al ricercatore di sviluppare una mappa di posizionamento, dove gli assi sono le dimensioni salienti dell’arena competitiva e possono diventare delle leve di comunicazione a servizio del brand.
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L’approccio Blogmeter:

Blogmeter, società italiana leader nella social intelligence, può venire in aiuto a tutti quei soggetti che desiderano avere un polso delle conversazioni online degli utenti intorno a brand e competitor grazie al servizio Blogmeter Research. Grazie ad un team di ricercatori esperti e all’utilizzo congiunto della sua Suite proprietaria integrata, Blogmeter supporta le aziende nella definizione delle strategie di marketing e comunicazione più centrate sui loro obiettivi di business.