Milano Coronavirus

L’emergenza che l’Italia, e in particolare le regioni di Lombardia e Veneto, stanno affrontando in questi giorni a causa del Coronavirus è ormai nota a tutti.

In questo particolare momento, i social sono i luoghi in cui si stanno concentrando le discussioni sul tema, sia perché rimangono una fonte rilevante di informazione sia perché sono il mezzo prediletto per far circolare le notizie (vere o false che siano).

Milano, centro nevralgico degli affari, sta risentendo fortemente di questa crisi inaspettata e per capire quali risultino essere, in questo momento, i temi su cui si stanno concentrando le conversazioni e quali siano i fronti più caldi, abbiamo predisposto un progetto di analisi per comprendere cosa si dice realmente riguardo a Milano, in relazione all’emergenza Coronavirus.

Dal 20 febbraio (giorno precedente alla comunicazione del primo paziente positivo al Coronavirus) a ieri, 27 febbraio, le conversazioni sui social in cui è stata menzionata la città di Milano in correlazione a Covid19 sono state oltre 153 mila e hanno generato quasi 5 milioni di interazioni. Il picco di conversazioni si è registrato nelle giornate di domenica 23 e lunedì 24 febbraio, giorni in cui sono stati comunicati i provvedimenti per limitare la diffusione del virus, quali chiusura di scuole, luoghi di aggregazione, musei, teatri, cinema, bar e locali.

thread messages coronavirus

La maggior parte delle conversazioni si sono concentrate su Facebook e Twitter, dove a pubblicare post a tema Coronavirus – Milano, sono stati soprattutto esponenti politici (Matteo Salvini, Virginia Raggi), giornalisti (Andrea Scanzi, Enrico Mentana) ed esperti in materia (Roberto Burioni).

sources coronavirus

Il picco di engagement (come mostrato nel grafico precedente) si registra invece su YouTube ed è legato alle visualizzazioni di video pubblicati prevalentemente da testate online, che hanno utilizzato questo canale per condividere aggiornamenti della situazione in corso.

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Quali sono i temi più discussi?

I topic principali, attorno a cui si concentrano le conversazioni sui social, corrispondono ai temi più caldi di questi giorni: scuole, che secondo ordinanza regionale rimarranno chiuse fino al 1° marzo; mascherine e igienizzanti, ormai introvabili; e supermercati, molti dei quali sono stati interessati da una eccezionale affluenza di consumatori nelle giornate di domenica e lunedì, tanto da spingere alcune tra le principali insegne a effettuare rifornimenti più frequenti e a pubblicare sulle proprie pagine social messaggi volti a tranquillizzare i clienti sulla totale disponibilità dei beni di prima necessità e non solo.

topics coronavirus

È evidente come i tre temi più discussi corrispondano a quelli che hanno avuto effetti immediati sulla quotidianità delle persone, mentre altri – come l’impatto su economia e turismo – risultino essere meno discussi, quantomeno nei primi giorni della crisi. Dal trend dei messaggi, i temi scuola e mascherine e igienizzanti risultano avere avuto il picco massimo nei primi due giorni dall’inizio dell’emergenza, mentre le conversazioni riguardanti l’aspetto economico e turistico sono diventate maggiormente rilevanti a partire da lunedì e martedì, quando si sono gradualmente ridotti i toni allarmistici relativi all’emergenza sanitaria e sono iniziati i dibattiti sull’impatto economico del Coronavirus, non solo su Milano ma su tutto il sistema Italia.

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L’analisi è stata effettuata utilizzando il modulo di Social Listening della Blogmeter Suite. Sono state analizzate le conversazioni provenienti da fonti quali: Facebook, Instagram, Twitter, YouTube, Blog, siti di News, Forum, nel periodo dal 20 al 27 febbraio, e che contenessero sia il termine coronavirus (nelle sue diverse declinazioni: COVID19, “corona virus, ecc) sia il termine Milano.