L’opinione diffusa che le vicende politiche si seguano sempre di più online è stata confermata anche dall’ultimo rapporto Pew Internet (disponibile qui). Lo studio ha mostrato che durante le elezioni presidenziali del 2004 il 13% dell’elettorato si informava online, quest’anno il loro numero è quasi raddoppiato raggiungendo il 24%. La percentuale degli utenti che si informano della ultime notizie politiche online sale al 42% tra i giovani di età compresa tra i 18 e 29 anni, utenti abituali dei social network come Facebook e Myspace.

Internet viene preferita come fonte di informazione perché diffonde informazioni in tempo reale e questa caratteristica può essere sfruttata ad esempio per comunicare i risultati elettorali (qui su SpinDoc Antonella Napolitano spiega come è stato usato Twitter nelle primarie dell’Iowa) e perchè le informazioni diffuse online vengono considerate oggettive ed equamente distribuite tra siti a favore dei repubblicani e dei democratici.

In questo ottimo post Jeff Jarvis ha analizzato con diverse metriche la campagna elettorale dei democratici  (per esempio: la copertura sui mezzi di comunicazione di massa, le ricerche su google, il costo delle parole chiave su adwords, l’analisi dei testi, le citazioni nei blog, microblog e social network, le donazioni raccolte, il traffico sul web e sui video politici) e ha concluso che il più forte in questo momento è Obama.

L’uso sempre più intenso di internet come mezzo d’informazione politica rende sempre più necessario individuare delle metriche di misurazione del sentiment degli elettori online. Secondo Javis queste metriche non potranno essere usate in queste elezioni per riflettere le preferenze di voto della popolazione Usa, mentre sempre secondo Jarvis saranno il 2012 l’anno in cui internet deciderà le sorti delle elezioni americane.