La quindicesima edizione dell’osservatorio europeo NetObserver, lo studio realizzato da Harris Interactive su un campione di oltre 265 mila internauti in cinque Paesi europei (Italia, Spagna, Francia, Germania e Regno Unito), ha rilevato, innanzi tutto, che internet ha modificato la dieta mediatica degli utenti: i mezzi di comunicazione tradizionali (stampa, radio e televisione) vengono fruiti sempre di più attraverso il web, realizzando di fatto una convergenza mediatica.

La ricerca inoltre ha potuto concludere che internet è diventata una rete d’influenza imprescindibile per le imprese, grazie alla diffusione dei social network, dove il ruolo degli opinion leaders è ricoperto prevalentemente da utenti maschi di età compresa tra 15 e i 34 anni: sono solo loro a produrre la maggior parte dei contenuti on line, a condividere le opinioni, ad essere gli early adopters dei nuovi servizi, a giudicare e quindi influenzare la reputazione delle marche prodotti e servizi.

In particolare per quanto riguarda l’importanza del passaparola on line per la valutazione dei prodotto, questo studio ha rilevato che i maschi italiani tra i 15 e i 34 anni, quindi gli opinion leader italiani, nel 52 % dei casi si fidano spesso dei pareri degli altri internauti prima di acquistare un prodotto o un servizio; il 33% di loro consulta il parere degli altri internauti su un prodotto o un servizio; il 30% visita il blog di una marca o di una società; il 25% dà il proprio parere su un prodotto o un servizio per informare altri internauti e infine il 15% parla di una marca con altri internauti.

Infine la ricerca ha constatato che gli utenti non sono affatto insofferenti nei confronti delle pubblicità online (non mi sorprende dopo una vita di pubblicità televisiva intrusiva), anzi quando le ritengono interessanti, in particolare modo le pubblicità video, le condividono all’interno delle community e lo stesso si verifica con gli spot negli spazi personali. Questo conferma l’esistenza sul web di grandi opportunità per gli attori del mercato pubblicitario, ma per sfruttarle al meglio sarà necessario identificare, coinvolgere ed ottenere la collaborazione degli opinion leader online, piuttosto che affidarsi a campagne pubblicitarie invasive.