Mancano 24 giorni all’inizio delle Olimpiadi di Londra 2012, ma da un’analisi effettuata dal team di Blogmeter sui social media in lingua italiana nel periodo tra il 1 marzo e il 31 maggio, che verrà pubblicata sul numero di luglio di ADV, emerge che gli utenti partecipano attivamente alle conversazioni sul tema già da qualche mese, approfondendo filoni tematici quali qualificazioni, diritti umani e sicurezza.
Questa edizione dei giochi olimpici è caratterizzata da una grande apertura nei confronti dei social media: si va dalle linee guida diffuse l’anno scorso dal Comitato Olimpico Internazionale, che incoraggiano gli atleti e tutte le persone accreditate a condividere attivamente sui social media le loro esperienze olimpiche, alla creazione dell’Olympic Athletes’ Hub su cui vengono aggregati i feed provenienti dagli account verificati di atleti olimpici presenti e passati (LeBron James, Kobe Bryant e Rafael Nadal i più seguiti). Su Facebook e su Twitter sono stati creati 5 account ufficiali, uno per i giochi olimpici e paralimpici (London2012 @London2012), uno per ognuna delle rispettive mascotte – Wenlock e Mandeville – e uno per gli eventi celebrativi che si terranno in tutto il Regno Unito.

Nel panorama italiano, i social network, soprattutto Twitter e Facebook, si sono distinti per aver ospitato la maggior parte dei messaggi con una percentuale pari al 33%, seguiti dai blog (27%) e dai siti dedicati alle news (15%).

Su Twitter, il profilo non ufficiale @olimpiadi2012 (497 follower al 3 luglio 2012) provvede a mantenere aggiornato il flusso di notizie relative all’evento, mentre gli utenti condividono e commentano le notizie identificandole con hashtag quali #olimpiadi, #londra, #londra2012 o con hashtag specifici per le diverse discipline sportive, quali #volley e #scherma. Inoltre, si esprime apprezzamento e sostegno ai team italiani o a singoli atleti, come nel caso di Valentina Vezzali, nominata portabandiera (#valentinavezzali).Twitter è ritenuto il luogo privilegiato per seguire le diverse tappe del percorso della torcia olimpica verso Londra e per commentare di volta in volta le scelte dei diversi tedofori che di volta in volta portano la torcia e, a proposito di torcia olimpica, trova particolare spazio anche la notizia dello spegnimento della torcia avvenuto a Great Torrington, nel Devon, per la prima volta nella storia delle Olimiadi moderne.

Anche Facebook accoglie diverse pagine create da gruppi di utenti italiani. Tra le più seguite quella di “Team Italia Olimpiadi”, con 39.750 Like al 3 luglio 2012, e Londra2012 dove si condividono informazioni pratiche utili a chi vuole volare a seguire i giochi dal vivo. Anche gli sponsor puntano a promuovere iniziative ad-hoc sul popolare social network.  Ad esempio la pagina del progetto “Kinder+ Sport”, nato per “diffondere e promuovere la pratica sportiva come una sana abitudine quotidiana”, sostiene Valentina Vezzali e Andrew Howe, i due atleti olimpici, testimonial del brand, e mette in palio un viaggio a Londra tramite il concorso “Lascia il segno e vieni a casa Italia con noi“, mentre Samsung mira ad avvicinare i giovani allo sport con l’iniziativa “Team Samsung“, una squadra di testimonial composta da 10 atleti italiani.

I picchi di buzz che si riscontrano nel periodo analizzato sono sostenuti principalmente da tre filoni tematici. In primis, le qualificazioni, che animano le conversazioni nel corso dell’intero periodo, per intensificarsi in occasione di eventi particolari quali la qualificazione, avvenuta a fine aprile, del Settebello rosa: “Olimpiazzurra: Estasi azzurra: il Setterosa vola a Londra 2012!”.  In seconda istanza, anche questa edizione delle Olimpiadi è l’occasione per mettere in luce situazioni in cui i diritti umani non vengono rispettati. Nello specifico, la vicenda della decisione da parte del governo dell’Arabia Saudita di escludere dalle competizioni olimpiche le atlete donne è oggetto di aspre discussioni e di condivisione della notizia. Infine, le intimidazioni provenienti da Al Quaeda e dal gruppo anarchico FAI,che ha rivendicato alcune azioni di sabotaggio alla linea ferroviaria per Bristol e ad una stazione radio della polizia, minacciando altre azioni durante il periodo di svolgimento delle gare olimpiche, porta alla ribalta l’argomento della sicurezza nell’organizzazione di un evento di tale portata.

In attesa dell’inizio dei giochi…Forza Azzurri! 🙂