Louis Gray, in questo post, si sofferma sulla questione che molti blogger, ultimamente, sono preoccupati per la “frammentazione dei commenti ai post“, cioè per il fatto che, grazie alla possibilità offerta dai nuovi sistemi di feedreader, i lettori possono inserire i loro commenti a proposito dei post, direttamente dal lettore rss oppure, come consentito da Shyftr, possono condividere i propri feed nell’ambito della community di utenti.
Queste nuove funzioni hanno fatto sorgere la discussione se è giusto che i commenti risiedano fuori dal blog, ad esempio nella comunità del feedreader. A favore delle nuove funzioni e quindi della possibilità per gli utenti di inserire ovunque preferiscano i loro commenti, si sono schierati Scobleizer e lo stesso Gray, che si dichiarano contenti di poter partecipare a più conversazioni, altri, sempre secondo Gray, invece le definiscono un “furto di contenuto” o, come fa Eric Berlin, affermano di sentirsi a disagio nel vedere che i loro contenuti producono traffico e discussioni per altre persone, al di fuori del loro blog.
Gray, inoltre, sottolinea che è normale che il sempre maggior uso dei feedreader per leggere i blog comporti lo spostamento dei commenti in altri siti, pertanto sarà una preoccupazione dei blogger (ma anche di chi si occupa di fare analisi del passaparola online) ricercare i commenti e le citazioni dei contenuti da loro prodotti.
La causa di queste proteste può essere ricercata nell’uso dei feed rss completi, cioè che permettono di Ieggere l’intero post senza accedere al blog e alcuni sistemi per il feed reader come Shyftr e FriendFeed sfruttano proprio questo sistema per permettere agli utenti di commentare i post letti. Secondo Tony Hung, infatti, il problema non è su dove risiedono i commenti, in quanto le conversazioni hanno vita propria e appartengono a chi vi partecipa e non a chi le innesca, ma sull’esistenza di siti che traggono profitto dal ripubblicare il contenuto di altre persone senza citarle e senza chiederne il consenso (che di fatto solleva un problema di abuso di copyright). Pertanto, suggerisce Hung, che fin quando non ci sia un generale consenso a proposito dell’uso che è giusto fare dei feed rss, sarebbe bene “ottenere il consenso degli autori” per utilizzi “a scopo di lucro” e comunque all’interno di servizi che fanno del “content scraping” la loro unica ragione di essere.