Da tempo ormai viviamo immersi in un ambiente mediale che ci offre stimoli in ogni istante. Questa sensazione di essere parte di un flusso informativo è amplificata da dispositivi mobili che accompagnano la nostra giornata con notifiche pressanti provenienti dai social media. Come consumatori questo ci porta a rispondere immediatamente a tali stimoli, interagendo sempre più con la nostra cerchia sociale, che ormai comprende anche le aziende.

Ma gli uomini e donne di marketing sono davvero pronti a rispondere tempestivamente alle richieste dei consumatori e soprattutto a progettare attività di marketing che sfruttino le opportunità offerte dal tempo reale?
Gli americani hanno etichettato questo nuovo modo di fare marketing al tempo dei social media come Real Time Marketing. Altimeter, società di consulenza statunitense, ha identificato 6 “use case” utili a comprendere cosa s’intenda con questa nuova dizione. 

1. Eventi aziendali
Qualunque evento aziendale (lanci di prodotto, conferenze stampa, dibattiti) può essere l’occasione per entrare in contatto con il proprio pubblico di riferimento, in maniera rilevante e tempestiva. In questo caso i contenuti da condividere nei vari ambienti di rete potranno essere preparati per tempo. Poi durante l’evento, attraverso un monitoraggio di hashtag dedicati e parole chiave, potranno essere soddisfatte le richieste in arrivo.

2. Eventi programmati
È un caso molto simile al precedente, ma qui il brand è parte di un evento più ampio e ben programmato. Rimane ferma la possibilità di preparare con anticipo le attività da porre in essere allo scoccare del momento giusto

3. Attività Location/Object-based
Si tratta di attività legate a contesti territoriali fisici. Ad esempio furgoni ambulanti che si fermano in un luogo e pubblicizzano la propria presenza temporanea attraverso “specials” su Foursquare. O ancora l’uso di nuove tecnologie come iBeacon o NFC per proporre offerte personalizzate alle persone che si trovano in una certa area e che le riceveranno sul proprio smartphone.

4. Predictive Analytics
Questo è il caso in cui l’azienda, attraverso strumenti tecnologici all’avanguardia, riesce a prevedere un bisogno del consumatore, sulla base dell’analisi di dati relativi ai suoi comportamenti o a quelli di categorie similari di persone. Pensate a quello che fa Amazon quando vi consiglia prodotti che potrebbero interessarvi a seconda degli articoli che avete sbirciato;

5. Interazione con i clienti
È l’area del Social CRM o Social Caring ossia la capacità dell’azienda di intercettare in tempo reale e rispondere velocemente a richieste esplicite e bisogni degli utenti. Per venire incontro a questa esigenza delle aziende Blogmeter ha progettato Social Bullguard;

6. Breaking News
Alle notizie improvvise non ci si può preparare, ma uno strumento di analisi dei flussi informativi in tempo reale può aiutare. Sia nel caso di notizie positive o neutre, che si possono utilizzare a proprio vantaggio. Sia nel caso di news negative che potrebbero, se non intercettate tempestivamente, trascinare l’azienda in una situazione di crisi da gestire.

È facile intuire che il Real Time Marketing non si può improvvisare, ma richiede un approccio strategico, che comprende la definizione di procedure, la formazione di risorse e l’utilizzo di strumenti di Real Time Listening adatti a far emergere quelle informazioni che dovranno essere adeguatamente sfruttate.
Nei prossimi post affronteremo questi aspetti, ma se volete saperne di più contattateci.