Una nuova ricerca, realizzata in diversi Paesi dalla TNS Media Intelligence/Cymfony, ha rilevato che i social media stanno diventando uno strumento di marketing mainstream.

I senior marketing executives intervistati concordano sul fatto che l’uso dei social media da parte delle aziende non è una moda passeggera. Anzi quasi il 50% dei manager intervistati crede che i social media siano una componente vitale della comunicazione aziendale, che devono essere monitorati e a cui bisogna destinare significantive risorse economiche. Mentre un altro 30% vede i social media come una nuova opportunità di business da afferrare al volo. Secondo gli intervistati i social media sono un strumento strategico per ottenere consumer insight (37%), costruire brand awareness (21%) e incrementare la customer loyalty (18%).

Rispetto all’uso dei social media la ricerca ha distinto due categorie di marketers: gli early adopters o “revolutionaries“, che conoscono meglio e usano di più i social media per le loro azioni di marketing, e i marketer “cauti” o “wait-and-sees“. I primi usano abitualmente i social media nelle loro aziende e sono più ottimisti sul futuro del social media, in quanto affermano, nel 81% dei casi, che l’uso dei social media crescerà significativamente nei prossimi cinque anni. I marketer “wait-and-see”, invece, stanno ancora imparando ad usare questi strumenti e solo il 33% di loro crede che i social media cresceranno significativamente nei prossimi cinque anni (tutto sommato mi sembra ci siano diverse analogie con l’Italia!).

Diverso è anche l’uso che le due categorie di manager fanno dei social media: i manager più cauti li usano per lanciare campagne virali o video, mentre gli early adopters li usano per conoscere i punti di vista degli utenti. Tuttavia entrambi sfruttano la possibilità offerta dai social media di connettersi con altri colleghi e studiare i feedback dei consumatori.

I risultati ottenuti dallo studio nei vari Paesi sono abbastanza simili per quanto riguarda la potenziale influenza dei social media sul business, ma i manager USA ritengono più di quelli di altri Paesi (88% rispetto al 65%) che leggere ed analizzare i social media per comprendere le percezioni dei consumatori avrà molta importanza in futuro. Al secondo posto tra i fenomeni che influenzeranno maggiormente il business in futuro si posiziona il passaparola. Infine gli intervistati riconoscono il ruolo che i blog e i social media possono avere nel lancio di un nuovo prodotto: ad esempio grazie alla creazione di una community di utenti ad hoc (secondo il 50%degli intervistati) oppure usando i social media per generare una campagna virale (secondo il 47% degli intervistati).

I principali ostacoli, indicati dagli intervistati, all’uso dei social media sono stati la mancanza di “senior management commitment” e di best practice, ma anche la mancanza di controllo, di standardizzazione, di tempo e di risorse. I manager, inoltre, hanno lamentato il fatto che le agenzie di comunicazione e i consulenti di marketing non forniscono l’expertise sufficiente ad aiutarli a capire i social media, perché non hanno l’esperienza pratica necessaria in questi nuovi media. Quindi se da una parte non ci sono dubbi sull’importanza dei social media, dall’altra si mostra l’esigenza da parte delle aziende di ripensare la loro cultura aziendale in modo da poter sfruttare le opportunità offerte da queste nuove forme di comunicazione.