Anche quest’anno abbiamo aperto State of the Net, fornendo un quadro delle abitudini degli italiani in rete, con uno studio inedito sulle opinioni e sugli umori della nazione. Per la prima volta abbiamo analizzato circa 200 milioni di interazioni su Facebook e 71,6 milioni di messaggi su Twitter nei primi quattro mesi dell’anno.

 

Lo sguardo al social network più grande del mondo mette in luce la differenza tra amore dichiarato e praticato.
Gli italiani diventano fan dei grandi marchi del food, dello sport, delle trasmissioni radio/tv, ma poi amano interagire più frequentemente con i politici e condividere i contenuti prodotti dai mass media. Impressionanti gli oltre 14 milioni di interazioni (like, commenti, condivisioni, post spontanei in bacheca) rilevati sulla pagina di Beppe Grillo.

 

 

Su Twitter, nonostante la flessione di visitatori rispetto allo scorso anno (secondo una rilevazione che considera però solamente gli accessi effettuati da computer, e non quelli da mobile), si registrano segnali di un uso più consapevole dello strumento. Il flusso dei tweet è spalmato uniformemente su tutti i giorni, mentre in passato vi erano giornate più intense e altre meno.
Inoltre aumentano del 22% i tweet che contengono un hashtag, del 7% i retweet e del 2% i geolocalizzati. Segno di una maggiore comprensione delle grammatiche precipue del mezzo, utili a stimolare o ad entrare in conversazioni.
Un cambiamento si registra anche nelle ore uilizzate per scrivere. I picchi si spostano di un’ora in avanti. Il primo si ha tra le 13 e le 15, mentre il picco massimo si riscontra tra le 20 e le 22. Inevitabile non pensare che sia riflesso della nuova abitudine di utilizzate i device come secondo schermo per la Social TV.

 

L’analisi degli hashtag, fil rouge delle conversazioni, permette di raggruppare i più utilizzati del periodo in tre macro categorie:

le pratiche sociali: #rt (che è quello in assoluto più utilizzato) #sapevatelo, #news, #ff (ovvero il “Follow Friday”, cioè quella tradizione per cui si indicano, durante la giornata del venerdì, altri profili Twitter interessanti da seguire) e #coseimbarazzantisudime, che registra l’abitudine di giocare collettivamente su temi leggeri ed è segno di ampliamento della base utenti ad un pubblico giovane;

la visione collettiva della tv: #sanremo2013 (secondo hashtag più usato), #serviziopubblico, #tvoi, #piazzapulita, #ballarò

la condivisione e il commento ai fatti di cronaca: su tutti #elezioni2013, #berlusconi, #m5s, #bersani e #PD.

 

Ma le parole nascondono un mood (si parla di sentiment solo quando il campo semantico è definito): il nostro software di analisi semantica ha permesso di comprendere automaticamente la positività e la negatività di questi milioni di messaggi, ma soprattutto del cambiamento nel tempo delle attitudini emotive degli italiani. Se in una giornata tipo le emozioni positive e negative tendono ad equivalersi, in occasione di eventi particolari emergono dei picchi.

Il periodo considerato è caratterizzato da un mood negativo determinato dagli eventi politici, con due profondi picchi durante lo stallo istituzionale e la rielezione di Napolitano. Solo a capodanno e a san valentino il mood espresso è mediamente più positivo.

 

 

Nella presentazione, che vi invitiamo a commentare e scaricare, troverete esempi di eventi analizzati in base alle emozioni espresse nei tweet e tutte le statistiche della rete in Italia.