Come fare a fidarsi delle persone incontrate sul web, con le quali non si è avuta un’interazione diretta e che spesso non si sono mai incontrate dal vivo? Spesso ci si affida alle “raccomandazioni on line”, cioè si prende in considerazione la valutazione di chi conosce direttamente o ha già interagito con la persona in questione.
Uno dei siti più importanti che adottano questo meccanismo per valutare l’affidabilità dei partecipanti è eBay: dopo ogni acquisto venditore e compratore ricevono e rilasciano un feedback (positivo o negativo) per valutare la qualità della transazione. In questo modo la reputazione on line diventa uno strumento per sanzionare chi usa la rete “scorrettamente”, infatti un venditore con feedback negativi avrà difficoltà a trovare persone che vorranno ancora fare affari con lui.
Fino ad ora la valutazione della reputazione on line era un servizio aggiuntivo di un sito specifico (ad esempio nell’ambito di eBay) al quale restava circoscritta, adesso invece un nuovo servizio 2.0, TrustPlus, ha proprio come scopo principale quello di permettere alle persone di capire di chi “potersi fidare on line”. Come spiega Giovy che lo ha provato direttamente, questo servizio si basa sulle valutazioni ottenute dagli utenti sia nell’ambito di Trustplus che in molti altri social network, quali ad esempio Linkedin, Myspace, Facebook. Infatti un utente può decidere se importare in TrustPlus le sue identità, con relative valutazioni, dagli altri social network e se rendere o meno visibili agli altri tutte le identità. Inoltre si possono invitare i propri contatti ad unirsi al proprio TrustCircle, l’insieme di amici e conoscenti, raggruppati in base al grado di fiducia. Come afferma anche Giovy, TrustPlus avrà successo se riuscirà ad imporsi come un raccoglitore globale delle valutazione sulle persone, in modo da diventare una fonte affidabile per la reputazione di un possibile interlocutore on line.